Carlo Calenda, leader di Azione, ha mostrato un lato inaspettatamente romantico e vulnerabile durante la sua partecipazione al programma radiofonico *Un giorno da pecora*, condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Tra aneddoti e riflessioni personali, Calenda ha raccontato un episodio delicato del suo passato, risalente ai suoi venticinque anni, quando lavorava in Ferrari. All’epoca, non ancora sposato, tradì la sua attuale moglie, Violante Guidotti Bentivoglio, con un’amica di lei. «Fu una cosa brevissima, tre o quattro mesi al massimo», ha ammesso senza esitazioni. Deciso a essere onesto, confessò tutto a Violante, ma la reazione non fu affatto indulgente: «Mi fece arrivare uno scatolone pieno di tutti i regali che le avevo fatto. Solo che erano completamente distrutti…», ha raccontato con un misto di ironia e rimpianto.
Quella rivelazione mise seriamente a rischio la loro relazione, ma l’amore, alla fine, prevalse. Calenda ha ricordato il momento in cui comprese di non poter vivere senza di lei: «Due minuti dopo aver saputo che mi aveva tradito per vendetta, sono tornato in ginocchio e le ho chiesto di sposarmi. Sapevo che era la donna della mia vita e ne ero follemente innamorato». Da quell’episodio, che avrebbe potuto allontanarli definitivamente, nacque invece la determinazione di costruire un futuro insieme. «Siamo insieme da 32 anni», ha detto con orgoglio, dimostrando che l’amore può superare anche le sfide più dure.
Nonostante l’incidente di gioventù, Calenda ha sottolineato di essere sempre stato un uomo rispettoso e fedele: «Io non sono uno che “rimorchia”, non l’ho mai fatto», ha dichiarato, smentendo eventuali stereotipi sul politico dal fascino irresistibile. Tuttavia, episodi di gelosia non sono mancati nel loro rapporto. Uno dei più memorabili? «Una volta, solo per averle detto “hai visto com’è sexy quella ragazza?”, è successa l’apocalisse…». Queste parole rivelano non solo la passione che caratterizza il loro legame, ma anche la dinamica vivace e autentica che li accompagna nella vita di coppia.
Dall’amore intenso e turbolento sono nati tre figli, che rappresentano il frutto più prezioso della loro unione. Con questa testimonianza sincera, Calenda ha mostrato una dimensione personale che pochi conoscevano, dimostrando che dietro il politico determinato e pragmatico c’è un uomo che ha saputo lottare per l’amore della sua vita. La storia di Carlo e Violante è una testimonianza di come, anche nei momenti di crisi, la volontà di restare insieme e il riconoscere i propri errori possano rafforzare un legame, trasformando le difficoltà in un trampolino per un amore ancora più solido e duraturo.